Internazionale

Immigrati, che fastidio. In Russia comunisti e liberali come la Lega

Paradossi Forza lavoro a basso costo, flessibile e ricattabile, di cui Mosca ha un disperato bisogno. Il problema è l'accoglienza, con la Chiesa ortodossa che preferisce soffiare sul fuoco del nazionalismo

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 6 settembre 2017
Islom è arrivato da Bukhara, la città uzbeka celebre per i suoi tappeti, a Mosca 10 anni fa. Fa servizio portineria, dandosi il cambio con la moglie, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno in uno stabile della periferia della capitale. «Non ce la passiamo male. Prendiamo 50 mila rubli al mese (circa 700 euro, ndr)». Ha come benefit un piccolo appartamento accanto alla guardiola. Sua figlia lavora come parrucchiera. «Ha conosciuto un bravo ragazzo di qui, presto si sposeranno». Il russian dream è tutto qui, modesto quanto si vuole, ma dignitoso come Islom, che sogna da pensionato di poter...

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