Italia
Impatto con la finanza, la procura non crede a Rackete: «Fu voluto»
L’interrogatorio «Non volevo colpire la motovedetta», la capitana ripete la sua versione. Attesa per oggi la decisione del gip sugli arresti. Il pm di Agrigento: «Non ha agito in stato di necessità, la Sea Watch, attraccata alla fonda, aveva ricevuto, nei giorni precedenti, assistenza medica»
Carola Rackete arriva a Porto Empedocle sulla motovedetta della finanza; in basso solidarietà alla capitana davanti al tribunale di Agrigento – Ansa e LaPresse
L’interrogatorio «Non volevo colpire la motovedetta», la capitana ripete la sua versione. Attesa per oggi la decisione del gip sugli arresti. Il pm di Agrigento: «Non ha agito in stato di necessità, la Sea Watch, attraccata alla fonda, aveva ricevuto, nei giorni precedenti, assistenza medica»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 2 luglio 2019
Alfredo Marsala AGRIGENTO
Per Carola Rackete è stato solo un incidente, la capitana mentre al timone della Sea Watch affiancava il molo di Lampedusa, credeva che la motovedetta della guardia di finanza si spostasse: «Non volevo colpirla». Davanti al gip che l’ha interrogata per tre ore nel Tribunale di Agrigento, Rackete ha illustrato i motivi che l’hanno convinta a entrare nel porto dell’isola dopo tre giorni di attesa con 40 migranti sfiniti e nonostante il divieto del Viminale; poi ha spiegato che non voleva speronare la motovedetta militare, che si era messa di traverso dopo che la Sea Wacth non aveva rispetto per...