Internazionale

In Afghanistan salta la pace. «Ma la scusa di Trump non regge»

In Afghanistan salta la pace. «Ma la scusa di Trump non regge»Delegazione dei Talebani incontra i media a Mosca alla vigilia del terzo round di colloqui con gli Usa a Doha, in Qatar – Ap

Intervista allo studioso Antonio Giustozzi Le promesse al vento di Washington, l’insoddisfazione dei Talebani il cui leader ora rischia grosso, l’errore strategico del Pakistan, gli auspici del presidente Ghani... Così fallisce un negoziato. «Un’ambasciata a Kabul con spie, contractors e marines poteva starci, ma poi il presidente americano se ne è uscito con la presenza militare di lungo termine»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 settembre 2019
L’inviato Khalilzad che promette e non mantiene. I Talebani insoddisfatti. Gli Usa incerti sul ritiro. L’errore strategico del Pakistan, che alza troppo il tiro e consegna al presidente afghano Ghani un successo inaspettato. Per Antonio Giustozzi, tra i più autorevoli studiosi del movimento degli studenti coranici, sono le ragioni che hanno fatto saltare il negoziato tra gli Usa e i Talebani, il cui leader, Haibatullah Akhundzada, ora rischia grosso. Condotto per mesi a Doha dall’inviato americano Zalmay Khalilzad, l’accordo prevedeva il ritiro delle truppe straniere, la garanzia che i jihadisti a vocazione globale non avrebbero avuto spazio nel Paese, una...

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