Internazionale
In Algeria il movimento Hirak resta in piazza: «Smantelliamo lo Stato»
Venerdì di proteste Respinta la mossa conciliante del presidente Tebboune in vista del voto di giugno. Violenze e nedia intimiditi al corteo della capitale. E tornano gli arresti
«Algeria libera e democratica», lo slogan delle proteste di venerdì – Ap
Venerdì di proteste Respinta la mossa conciliante del presidente Tebboune in vista del voto di giugno. Violenze e nedia intimiditi al corteo della capitale. E tornano gli arresti
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 14 marzo 2021
Migliaia di algerini hanno sfilato ad Algeri per il terzo venerdì consecutivo (dall’inizio delle proteste nel 2019 il 108°) dalla grande manifestazione del 22 febbraio, in occasione del secondo anniversario dall’inizio del movimento di protesta Hirak, che portò alla caduta dell’ex presidente Abdelaziz Bouteflika. NONOSTANTE IL DIVIETO di raduni imposto dal governo per contrastare la pandemia, in diverse grandi città del paese come Orano, Bejaia, Tizi Ouzou, Bouira e Annaba sono partiti cortei per chiedere «uno stato civile e non militare» e una «nuova Algeria democratica», principali richieste e slogan dell’Hirak. Un chiaro messaggio di risposta all’annuncio di questo giovedì...