Italia
In bilico tra l’orgoglio e la voglia di andarsene
Ad Arquata e nelle sue frazioni la stanchezza segna i volti. La paura per un futuro incerto e l’assenza di risposte si accompagnano al tentativo di tornare alla normalità: un bar aperto, i giochi dei bimbi tra le tende
Macerie a Pescara del Tronto – LaPresse
Ad Arquata e nelle sue frazioni la stanchezza segna i volti. La paura per un futuro incerto e l’assenza di risposte si accompagnano al tentativo di tornare alla normalità: un bar aperto, i giochi dei bimbi tra le tende
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 7 settembre 2016
Mario Di Vito, Valeria EufemiaARQUATA DEL TRONTO
La stanchezza. A due settimane dal terremoto che ha spazzato via Amatrice, Arquata del Tronto, Accumoli e varie frazioni, il popolo delle tendopoli comincia a non farcela più. Le occhiaie sono profonde: lo sciame sismico non si è mai interrotto, la terra trema di continuo e la notte si fa fatica a dormire. «Sotto le tende blu è sicuro», dicono tutti. Qui è tutto mobile, leggero, niente può venire giù come le case di pietra dei paesi, ma la realtà dei fatti non basta per riuscire a calmare i nervi scoperti di chi ha visto la propria vita sgretolarsi alle...