Internazionale
In Bolivia il Tribunale elettorale dà ancora i numeri
Post-elezioni A due giorni dalla chiusura dei seggi, le percentuali continuano a oscillare. Ma la vittoria del Mas è schiacciante e la destra sventola bandiera bianca. Intanto il parlamento "invita" i ministri golpisti uscenti a non lasciare il paese
Jesus de Machaca, 18 ottobre: scrutatrice ed elettore aymara – Ap
Post-elezioni A due giorni dalla chiusura dei seggi, le percentuali continuano a oscillare. Ma la vittoria del Mas è schiacciante e la destra sventola bandiera bianca. Intanto il parlamento "invita" i ministri golpisti uscenti a non lasciare il paese
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 21 ottobre 2020
Ieri la Bolivia si è svegliata con un nuovo presidente, ma il Tribunale elettorale del paese non se ne è ancora accorto: alle sei del mattino, 36 ore dopo la chiusura delle urne, erano stati ufficialmente scrutinati circa il 50% dei seggi. E mentre mezzo mondo ormai si scambiava congratulazioni pubbliche e insulti privati, le laboriose lumache elettorali continuavano a contare, comunicando «un vantaggio di 15 punti» di Luis Arce (Mas, sinistra) sul principale avversario, l’ex presidente Carlos Mesa (Comunidad Ciudadana, centrodestra), e sul lontanissimo terzo Luis Fernando Camacho (l’ultradestra razzista). Arce avrebbe il 48,30% e Mesa il 33,24%. Numeri...