Internazionale
In carcere dal 2010, il soldato Manning affronta il processo
Wikileaks Dopo tre anni di carcere durissimo (e dichiarato tortura dall'Onu) inizia in Maryland il processo al soldato accusato di aver fornito ad Assange i "leaks" su Iraq, Afghanistan e Dipartimento di Stato. Ha 25 anni. E rischia l'ergastolo o la pena di morte.
Sostenitori di Bradley Manning all'apertura del processo a Fort Meade, Maryland – Reuters
Wikileaks Dopo tre anni di carcere durissimo (e dichiarato tortura dall'Onu) inizia in Maryland il processo al soldato accusato di aver fornito ad Assange i "leaks" su Iraq, Afghanistan e Dipartimento di Stato. Ha 25 anni. E rischia l'ergastolo o la pena di morte.
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 4 giugno 2013
È finalmente iniziato a Fort Meade, in Maryland, il processo militare a Bradley Manning, il soldato americano di 25 anni accusato di essere la «talpa» che tra il novembre 2009 e il maggio 2010 ha fornito a Wikileaks centinaia di migliaia di email e documenti «top secret» sulle guerre in Iraq e Afghanistan e del Dipartimento di Stato poi diffusi dal sito di Assange. Manning è in carcere preventivo, durissimo, dal maggio del 2010. Per lui l’accusa più grave tra le 21 pronunciate in aula è quella di «intelligenza» con il nemico. Un reato rarissimo per il quale è prevista...