Italia
In carcere perché «scafista» ma la lista dei testimoni non c’è
Migranti Alaji Diouf vuole la revisione del processo. Ha chiesto la lista delle persone sbarcate con lui ma la prefettura ha comunicato: «Non sono stati rinvenuti gli atti»
Sbarco – Ap
Migranti Alaji Diouf vuole la revisione del processo. Ha chiesto la lista delle persone sbarcate con lui ma la prefettura ha comunicato: «Non sono stati rinvenuti gli atti»
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 2 marzo 2024
Il Tribunale di Trapani dice di aver perso i documenti che avrebbero aiutato Alaji Diouf a smontare l’accusa di essere uno scafista, accusa che lo ha costretto in carcere per 7 anni. Il giovane senegalese è arrivato in Italia nel 2015 con un barcone con oltre 100 persone a bordo. Una volta approdati, un uomo, che non aveva viaggiato nello stesso gommone di Alaji né lo conosceva, gli punta il dito su richiesta delle forze dell’ordine. Un gesto che basta alla magistratura per riconoscerlo come la persona che ha guidato l’imbarcazione, lo scafista. E questo equivale all’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione...