Internazionale
In Ecuador «tregua sociale» a tempo tra governo e movimenti indigeni
Intervista a Aliosha Andres Tapia (Conaie) All'indomani dell'accordo che ha messo fine a uno sciopero generale contro le politiche economiche di Lasso che ha paralizzato il Paese per due settimane. "Anche stavolta tutta la destra si è unita a difesa dell’esecutivo, insieme alle forze armate. Al tempo stesso tutte le forze sociali si sono unite"
Quito, 27 giugno, marcia indigena durante il "paro nacional" contro il governo che ha fermato il paese per due settimane – Ap
Intervista a Aliosha Andres Tapia (Conaie) All'indomani dell'accordo che ha messo fine a uno sciopero generale contro le politiche economiche di Lasso che ha paralizzato il Paese per due settimane. "Anche stavolta tutta la destra si è unita a difesa dell’esecutivo, insieme alle forze armate. Al tempo stesso tutte le forze sociali si sono unite"
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 10 luglio 2022
In Ecuador dopo diversi giorni di sciopero e mobilitazione, seguita da una dura repressione governativa che ha portato ad alcuni morti, diversi feriti e centinaia di arresti, è aperto un tavolo di trattative tra la Conaie, la Confederazione indigena nazionale faro della protesta e l’esecutivo guidato dal banchiere Guillermo Lasso. E c’è stato un accordo. A qualche giorno dalla firma abbiamo intervistato Aliosha Andres Tapia – responsabile della comunicazione della Confederación de Nacionalidades Indígenas de la Amazonía Ecuatoriana (Confeniae), parte integrante della Conaie, fin dalla sua nascita nel 1986. A cosa può portare l’accordo tra Conaie e governo? Sicuramente si...