Lavoro
In Giappone è scomparso l’apprendista
Giappone La morte di un operaio filippino per «karoshi», troppo lavoro, ha riacceso l’attenzione sulla sparizione di migliaia di «jisshusei», lavoratori e manovali stranieri voluti fortemente dalle politiche occupazionali di Abe
Un operaio giapponese al lavoro – Lapresse
Giappone La morte di un operaio filippino per «karoshi», troppo lavoro, ha riacceso l’attenzione sulla sparizione di migliaia di «jisshusei», lavoratori e manovali stranieri voluti fortemente dalle politiche occupazionali di Abe
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 3 novembre 2016
Scomparsi, spariti nel nulla. Nel solo 2015, l’ufficio immigrazione del governo di Tokyo ha perso le tracce di quasi seimila apprendisti stranieri. Il numero di apprendisti scomparsi – 5803 – è infatti il più alto di sempre. Più della metà sono di nazionalità cinese, ma nel conto dei desaparecidos fornito dalle autorità giapponesi, si contano quasi duemila vietnamiti e centinaia di birmani, indonesiani e nepalesi. «La situazione è grave», ha spiegato alla stampa un funzionario del governo giapponese. «Stiamo cercando di adottare misure per affrontarla». «Dai dati in nostro possesso», ha aggiunto, «possiamo dire che molti di loro lasciano il...