Internazionale
In Libano la crisi del carburante esplode. E fa 28 morti
Medio Oriente Strage nella regione di Akkar provocata dall'assenza di benzina. Ormai l'elettricità è disponibile pochissime ore al giorno: sanità prossima al collasso e settore dei trasporti paralizzato, a terra resta anche il cibo
Un militare controlla l’ingresso a una stazione di benzina a Beirut – Ap
Medio Oriente Strage nella regione di Akkar provocata dall'assenza di benzina. Ormai l'elettricità è disponibile pochissime ore al giorno: sanità prossima al collasso e settore dei trasporti paralizzato, a terra resta anche il cibo
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 17 agosto 2021
Qui non si fa in tempo a piangerli i morti, che se ne aggiungono altri: un’altra drammatica esplosione a pochi giorni dal primo anniversario di quella al porto che ha causato più di 200 vittime, oltre 6mila feriti e 300mila sfollati. Villaggio di Al-Tleil, Akkar, nord, la regione libanese più povera e abbandonata a se stessa, confine con la Siria con cui si traffica e contrabbanda. Sono le prime ore di domenica 15 agosto quando un deposito illegale di carburante esplode uccidendo 29 persone – accertate al momento – e ferendone una ottantina. Il fatto di per sé drammatico va...