Internazionale
In Libano non c’è più niente da mediare. Rivoluzione senza leader
Inchiesta La protesta esplosa lo scorso ottobre con la scusa della tassa su WhatsApp investe l’intera classe dirigente. E l’assenza di capi da demonizzare disorienta.
Beirut, 27 novembre. Taglio dei capelli davanti alla sede della Banca centrale, con la maschera del governatore Riad Salameh – Afp
Inchiesta La protesta esplosa lo scorso ottobre con la scusa della tassa su WhatsApp investe l’intera classe dirigente. E l’assenza di capi da demonizzare disorienta.
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 28 novembre 2019
Pasquale PorcielloBeirut
«Nella Città Ideale di Piero della Francesca non ci sono cittadini, o meglio: non esistono realtà senza disuguaglianza, iniquità, ingiustizia sociale», spiega Carne Ross, ex-diplomatico britannico ed esperto per il Medio Oriente della delegazione britannica alle Nazioni unite, autore di The Leaderless Revolution, libro che spiega il forte legame tra il coinvolgimento delle masse nei processi decisionali e il conseguente impegno individuale nel raggiungimento degli obiettivi comuni. Ross critica i meccanismi del consenso che, anche nelle democrazie rappresentative, portano alla gerarchizzazione del potere, modello non più sostenibile, a suo avviso, nel XXI secolo. LA CITTÀ UN PO’ PIÙ IDEALE è...