Internazionale
In Messico 60 mila desaparecidos per la guerra al narcotraffico. E l’effetto Amlo è nullo
Nel «regno dell'impunità» Le nuove stime al rialzo della Comisión nacional de búsqueda
La Mora, 12 gennaio, il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador parla di "sicurezza" – Ap
Nel «regno dell'impunità» Le nuove stime al rialzo della Comisión nacional de búsqueda
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 15 gennaio 2020
Neppure il governo di Andrés Manuel López Obrador (Amlo) è finora riuscito a contrastare il cancro che divora il tessuto sociale messicano, uccidendo, occultando, facendo scomparire. In un paese devastato dalla criminalità organizzata, dal connubio tra narcos e potere politico, dalla corruzione dilagante – il Tribunale permanente dei popoli lo descriveva, nel 2014, come il «regno dell’impunità in cui vi sono omicidi senza assassini, torture senza torturatori e violenza sessuale senza stupratori» – i desaparecidos risultano 61.637, di cui la quasi totalità, 60.053, tra il 2006 e il 2019. Cioè da quando l’ex presidente Felipe Calderón scatenò la guerra contro...