Internazionale
In Messico poliziotti e narcotrafficanti uccidono con le armi italiane
Il rapporto Secondo Opal, un terzo delle armi vendute al paese centroamericano tra il 2006 e il 2018 sono state prodotte dalla Beretta. Destinate a polizia ed esercito, finiscono (non per caso) in mano ai cartelli della droga e alla criminalità organizzata
Militari messicani nello Stato messicano di Veracruz – Ap
Il rapporto Secondo Opal, un terzo delle armi vendute al paese centroamericano tra il 2006 e il 2018 sono state prodotte dalla Beretta. Destinate a polizia ed esercito, finiscono (non per caso) in mano ai cartelli della droga e alla criminalità organizzata
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 16 dicembre 2020
La guerra invisibile che affligge la terra messicana – dove dal 2006 (l’anno in cui Felipe Calderón scatenò la sua offensiva contro il narcotraffico) al 2019 si sono contati più di 276mila omicidi – si combatte anche con armi italiane. Addirittura un terzo delle 238mila armi vendute dal 2006 al 2018 alla polizia messicana, che le ha usate in molteplici violazioni dei diritti umani, sono state prodotte ed esportate dalla Beretta di Gardone Val Trompia, secondo quanto indica il rapporto Deadly Trade. How European and Israeli arms exports are accelerating violence in Mexico (Commercio mortale. Come le armi europee e...