Internazionale
In Myanmar la protesta 6-2, all’Aja l’accusa di genocidio
Asia Contro la giunta il processo per il massacro dei rohingya alla Corte internazionale di giustizia e una nuova mobilitazione nel primo anniversario delle manifestazioni seguite al golpe nel febbraio 2021. Si muove anche l’Ue: quarto ciclo di sanzioni a società e membri del governo golpista
24 marzo 2021, famiglia di rifugiati rohingya dopo l’incendio che ha distrutto il campo di Balukhali a Cox's Bazar (Bangladesh) – Getty Images
Asia Contro la giunta il processo per il massacro dei rohingya alla Corte internazionale di giustizia e una nuova mobilitazione nel primo anniversario delle manifestazioni seguite al golpe nel febbraio 2021. Si muove anche l’Ue: quarto ciclo di sanzioni a società e membri del governo golpista
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 febbraio 2022
Un Paese che si ferma per protestare nonostante le minacce. I generali golpisti alla sbarra alla Corte di Giustizia dell’Aja con l’accusa di genocidio. La decisione della Ue di colpire i grandi gruppi industriali del Paese. L’ultimo schiaffo della giunta militare al tentativo negoziale dei Paesi vicini. È una settimana importante per il Myanmar quella che si è aperta lunedì con il procedimento che vede imputato Tatmadaw, l’esercito birmano, con un’accusa di genocidio contro la comunità rohingya e che è proseguita ieri con un ennesimo sciopero nazionale nel Paese delle mille pagode. Ma andiamo con ordine. Ieri si è manifestato...