Internazionale
In Perù la rivolta è a oltranza, Boluarte sempre più nell’angolo
Lima La presidente invita al dialogo e apre alla possibilità di elezioni anticipate, poi invia l’esercito a Puno e premia la polizia accusata del massacro di 46 manifestanti. «Non un passo indietro, lo sciopero va avanti»
Lima, 25 gennaio, la mobilitazione non si ferma – Ap
Lima La presidente invita al dialogo e apre alla possibilità di elezioni anticipate, poi invia l’esercito a Puno e premia la polizia accusata del massacro di 46 manifestanti. «Non un passo indietro, lo sciopero va avanti»
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 27 gennaio 2023
Nessuna tregua: al grido «Ni un paso atrás, la huelga continúa» (non un passo indietro, lo sciopero va avanti), le mobilitazioni contro la presidente Dina Boluarte e il congresso che la sostiene proseguono ininterrottamente e con esse anche la repressione governativa. DOPO IL CLAMORE internazionale provocato dai 46 manifestanti uccisi dalla polizia, a cui il governo ha deciso persino di concedere un bonus straordinario come riconoscimento del suo «spirito di sacrificio» e della sua «professionalità», non si registrano da alcuni giorni altre vittime di armi da fuoco e delle micidiali pallottole dum dum, ma il numero di feriti da proiettili...