Cultura

In ricordo di Mario Dondero, l’«alternativa nomade» per non diventare ciechi

In ricordo di Mario Dondero, l’«alternativa nomade» per non diventare ciechiMario Dondero a Parigi – Livio Senigalliesi

In ricordo di Dondero Un anno fa moriva Mario Dondero, fotografo e storico collaboratore del manifesto. Il suo «viaggio necessario» per le tante vite in uno scatto, vive nella nostra memoria

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 13 dicembre 2016
Da un anno Mario non c’è più, e in questo periodo ho continuato a girare più che mai, tornando anche in luoghi dove eravamo stati insieme, incontrando comuni amici e parlando continuamente di lui. Parlare di Mario è un modo per tenerlo vivo fuori e dentro di me, rinnovare un affetto profondo e la riconoscenza di uno che gli deve molto. Viaggiare è diventato ormai il mio modo, come lo era il suo. Questa mania di non stare mai fermi, la curiosità dell’avventura antropologica, che non capisco se mi è stata trasmessa per contagio, se è qualcosa che incubavo segretamente...

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