Politica

In terra di ’ndrangheta è trionfo «civico»

In terra di ’ndrangheta è trionfo «civico»

Calabria Tra gaffe, impresentabili e vere e proprie ritirate, Pd e M5S abbandonano il campo. A Platì, Rosarno e Cutro l’antimafia non esiste e la democrazia «vive» tra commissari prefettizi e liste dai nomi surreali

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 7 giugno 2016
Quando un anno fa Matteo Renzi la presentò alla Leopolda forse bluffava, al suo solito, o forse ci credeva davvero. Disse che con Anna Rita Leonardi Platì si sarebbe risollevata e sarebbe uscita dal tunnel dell’ingovernabilità. Perché a Platì le elezioni non si potevano più fare. La ‘ndrangheta non voleva. La democrazia lì è sospesa. Vive da dieci anni in uno stato d’eccezione permanente. In cui si susseguono, uno dopo l’altro, commissari prefettizi come figuranti. Leonardi si è messa così al lavoro. Ma ai primi di maggio, il colpo di scena. Leonardi molla tutto e getta la spugna: «Non ci...

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