Internazionale

Incinta dopo uno stupro, ma è vietato abortire. E “Fausia” si rivolge all’Onu

Incinta dopo uno stupro, ma è vietato abortire. E “Fausia” si rivolge all’OnuAttiviste pro aborto a San Pedro Sula in Honduras foto Ap

Honduras Aggredita per il suo lavoro, ha subito anche la violenza dallo Stato. E ora pretende giustizia

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 12 aprile 2024
Se volevano piegarla non ci sono riusciti. Rimasta incinta in seguito a uno stupro, una donna indigena honduregna di 34 anni – Fausia il nome di fantasia che le è stato dato – ha denunciato il suo paese davanti al Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra per averle proibito di abortire. Appartenente al popolo Nahua, Fausia era stata aggredita da due uomini e violentata da uno di loro per ritorsione contro il suo lavoro in difesa del territorio e dei diritti umani nel dipartimento orientale di Olancho, in quello che, secondo l’Osservatorio sulla violenza dell’Università nazionale...

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