Italia
Inizia la fiera, in nome dell’antifascismo
Salone del Libro Il ministro Bonisoli, all’inaugurazione, d’accordo con la scelta di Comune e Regione che ha escluso la casa editrice vicina a CasaPound. Fuori dai cancelli del Lingotto la protesta del titolare di Altaforte
Il Salone del Libro di Torino, in basso lo stand sbaraccato di Altaforte, nella foto sotto Halina Birembaum, Alberto Bonisoli, Chiara Appendino e Sergio Chiamaprino – LaPresse
Salone del Libro Il ministro Bonisoli, all’inaugurazione, d’accordo con la scelta di Comune e Regione che ha escluso la casa editrice vicina a CasaPound. Fuori dai cancelli del Lingotto la protesta del titolare di Altaforte
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 10 maggio 2019
Mario Di VitoTORINO
Lo stand di Altaforte è fuori dal Lingotto di Torino. Un mucchio di ferraglia sopra un bancale di legno. È rimasta soltanto l’insegna gialla a testimoniare una provocazione che alla fine non c’è stata. Il Salone del Libro ha aperto ieri mattina, depurato dalle presenze neofasciste e pieno di scolaresche in visita, oltre che di visitatori “semplici” disposti a passare una giornata a camminare in lungo e in largo per poi uscire con il portafogli svuotato e chili di libri nelle sporte rigorosamente marchiate da una qualche casa editrice. È IL SOLITO SALONE: extralarge, ingombrante, con le code agli ingressi...