Internazionale
Intelligenza artificiale e robot: le nuove sfide per i lavoratori cinesi
Cina Globale La spinta di Pechino sull’automazione avrebbe già portato alla perdita del 40% dei posti di lavoro negli ultimi tre anni. A Shanghai c’è la banca senza umani: i dati dei correntisti sono ottenuti dal riconoscimento facciale, mentre «Good Doctor» è un’applicazione che mette in rete 40mila medici gestiti dall’AI
Robot industriali, al centro del piano «Made in China 2025» a Chongqing – foto Xinhua
Cina Globale La spinta di Pechino sull’automazione avrebbe già portato alla perdita del 40% dei posti di lavoro negli ultimi tre anni. A Shanghai c’è la banca senza umani: i dati dei correntisti sono ottenuti dal riconoscimento facciale, mentre «Good Doctor» è un’applicazione che mette in rete 40mila medici gestiti dall’AI
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 1 settembre 2018
In un episodio della serie «Electric Dreams», ispirata ai racconti di Philip K. Dick, una fabbrica completamente in mano a intelligenza artificiale e automazione, continua a produrre per una popolazione senpre più esigua, dopo una presunta guerra nucleare. NEL 2015 A DONGGUAN, città che potremmo definire come massimo esempio di quella che è stata la «fabbrica del mondo», luogo dove si produceva la maggioranza delle merci che abbiamo conosciuto come «made in China», ha lanciato la prima fabbrica senza umani, all’interno di un più vasto progetto definito dalle autorità cinesi come Replacing Humans with Robots (jiqi huanen). Gli effetti di...