Cultura
Ipotesi di futuro dentro la sconfitta
Tempi presenti «Galera ed esilio», secondo volume dell’autobiografia di Toni Negri. Dall’esame della repressione politico-giudiziaria, all’incontro tra operaismo e poststrutturalismo. Spinoza, Leopardi e il Giobbe biblico, come «piste» di ricerca per vincere il nichilismo dell’epoca.
Toni Negri, foto di Tano D'Amico
Tempi presenti «Galera ed esilio», secondo volume dell’autobiografia di Toni Negri. Dall’esame della repressione politico-giudiziaria, all’incontro tra operaismo e poststrutturalismo. Spinoza, Leopardi e il Giobbe biblico, come «piste» di ricerca per vincere il nichilismo dell’epoca.
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 aprile 2018
Gran parte del mainstream culturale si è mostrata piuttosto irritata da questo Galera ed esilio, secondo volume di Storia di un comunista, autobiografia che Toni Negri sta scrivendo, con la compagnia, più che con la semplice cura editoriale, di Girolamo De Michele (Ponte alle grazie, pp. 447, euro 19,50). Ciò che probabilmente ha disturbato il conformismo di certi osservatori, è il fatto che Negri non rispetta per nulla la tradizione dei memoriali dei filosofi «impegnati». Questi scritti si presentano solitamente in una tonalità melanconica, facendo mostra di una pensosa e «sapiente» distanza con il presente e i suoi conflitti. Negri...