Alias Domenica
Irene Brin, signore e signorine arriva l’American Beauty
Società e costume Escono per Atlantide, in una silloge 1920-1965, i racconti e i bozzetti dell’eclettica Irene Brin, la «Contessa Clara» che insegnava il bon ton alle italiane: sia le «resistenti», sia le affascinate dai nuovi stili di vita provenienti da oltreoceano
Nickolas Muray, Table set for dessert, hands with silver utensils serving cake with ice cream, 1944
Società e costume Escono per Atlantide, in una silloge 1920-1965, i racconti e i bozzetti dell’eclettica Irene Brin, la «Contessa Clara» che insegnava il bon ton alle italiane: sia le «resistenti», sia le affascinate dai nuovi stili di vita provenienti da oltreoceano
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 11 febbraio 2018
Nata nel 1911, Irene Brin fu eclettica osservatrice di Cose viste, di Usi e costumi istantaneamente fotografati con lo sguardo, e impietosamente sbalzati a rilievo quasi tangibile sui tasti delle sue Remington o Olivetti di turno. Una famosa foto di Karen Radkai la ritrae sostenuta da cuscini, spalle e volto incorniciati dalla testiera di un bellissimo letto barocco, macchina da scrivere poggiata su un tavolinetto da prima colazione. Oltre che narratrice, Irene Brin fu traduttrice, gallerista, critica d’arte e di moda, fashion editor e soprattutto – quale «Rome editor» per «Harper’s Bazaar» dal dopoguerra in poi – instancabile mediatrice di...