Internazionale
Israele, Pegasus spia anche in casa
Tecnologia cyber Lo spyware della Nso, venduto ai regimi di mezzo mondo per fermare il dissenso, usato anche contro i propri cittadini. Sindaci, attivisti anti-Netanyahu e funzionari: tutti sorvegliati senza autorizzazione. Cade il castello di carte, è una nuova conferma: altro che anti-terrorismo, la cyber diplomacy israeliana serve al controllo sociale
L’edificio che ospita gli uffici del gruppo Nso a Sapir, in Israele – Ap
Tecnologia cyber Lo spyware della Nso, venduto ai regimi di mezzo mondo per fermare il dissenso, usato anche contro i propri cittadini. Sindaci, attivisti anti-Netanyahu e funzionari: tutti sorvegliati senza autorizzazione. Cade il castello di carte, è una nuova conferma: altro che anti-terrorismo, la cyber diplomacy israeliana serve al controllo sociale
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 19 gennaio 2022
Che la compagnia israeliana Nso non fosse affatto trasparente nel costruirsi lo scudo difensivo dopo lo scandalo Pegasus era apparso chiaro da subito. Ora un’altra inchiesta smonta le dichiarazioni della società che per anni ha rifornito i regimi di mezzo mondo dello spyware con cui sono stati hackerati i telefoni di politici, attivisti, dissidenti e giornalisti, dall’Asia all’America latina. SECONDO UN’INCHIESTA del sito israeliano Calcalist, Pegasus è stato infiltrato anche nei cellulari di cittadini israeliani, eventualità sempre negata dai fondatori della Nso (Abbiamo «deciso di non operare contro i numeri di telefono di cittadini israeliani e americani», disse lo scorso...