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Israele «unica democrazia»? No, è il trionfo della paura

Israele «unica democrazia»? No, è il trionfo della paura

Elezioni israeliane Il trionfo dell’ex premier Benjamin Netanyahu e dei suoi alleati d’estrema destra minaccia cambiamenti drammatici che porteranno a passi finora ancora frenati dal sistema giudiziario. Gli elettori hanno preferito diversi […]

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 3 novembre 2022
Il trionfo dell’ex premier Benjamin Netanyahu e dei suoi alleati d’estrema destra minaccia cambiamenti drammatici che porteranno a passi finora ancora frenati dal sistema giudiziario. Gli elettori hanno preferito diversi rappresentanti delle bande estremiste dei coloni. Itamar Ben Gvir, l’estremista che nel 1995 mostrò a giornalisti e pubblico il trofeo di un pezzo dell’auto del premier Yitzhak Rabin. E disse: «Siamo arrivati alla sua automobile, arriveremo anche a lui», oggi è più sofisticato: è il leader dichiarato del razzismo discriminatorio, fedele seguace della dottrina del rabbino razzista Kahane. Nel 1984 quest’ultimo arrivò alla Knesset; all’epoca, i membri del Likud uscivano...

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