Economia

Italia 2014: nel paese della crescita da prefisso telefonico

Italia 2014: nel paese della crescita da prefisso telefonicoIl muro delle aziende in crisi costruito dalla fiom davanti al mnistero del lavoro – Eidon

Futuro Bassi salari, aumento della disoccupazione, precarietà e povertà trionfanti: l’anno che ci aspetta. Il ministro del lavoro Enrico Giovannini: «Le imprese non pensano di assumere a causa della crisi». La sociologa Chiara Saraceno: «Il sussidio contro la povertà previsto dal governo sa di vecchia politica»

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 2 gennaio 2014
Un paese povero, stagnante, desertificato, senza ormai un’ossatura industriale, dove si conferma la tendenza storica ai bassi salari e alla bassa crescita. Stipendi bloccati, la disoccupazione al livello del 1977 (12,5%) destinata a crescere ancora (+0,1%), quella giovanile al terzo posto in Europa (con il 41,2%, subito dopo Grecia e Spagna), la povertà relativa che colpisce 9 milioni di persone mentre quella assoluta flagella la vita di altri 4, quasi un pensionato su tre (46,3%) con un reddito inferiore ai mille euro. I peggiori anni della sua vita non sono finiti. L’Italia si è risvegliata nel 2014 in un mondo...

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