Internazionale
Italia in confusione sulla Libia. Ora Conte chiede aiuto a Putin
La guerra sull'altra riva A Pechino la retromarcia sull’appoggio garantito fino a ieri al governo di al Serraj. Intanto l’offensiva di Haftar a sud della capitale non sfonda, mentre i jihadisti scesi in campo al fianco delle milizie di Tripoli contro il generale di Bengasi spaventano i paesi confinanti e le potenze straniere
– Afp
La guerra sull'altra riva A Pechino la retromarcia sull’appoggio garantito fino a ieri al governo di al Serraj. Intanto l’offensiva di Haftar a sud della capitale non sfonda, mentre i jihadisti scesi in campo al fianco delle milizie di Tripoli contro il generale di Bengasi spaventano i paesi confinanti e le potenze straniere
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 aprile 2019
L’Italia, ondivaga come non mai sulla Libia, ieri ha aperto un canale privilegiato con la Russia, principale alleata del generale cirenaico Haftar. Il premier Giuseppe Conte, che solo tre giorni fa ha rassicurato telefonicamente il premier di Tripoli, Fayez Serraj intimando la ritirata ad Haftar, ieri a margine del summit di Pechino sulla Via della Seta è riuscito ad avere con Putin una mezz’oretta di colloquio: si sarebbero accordati per lavorare «insieme» a una «soluzione» della crisi libica. UN FACCIA A FACCIA ben più «fitto e intenso» pare sia stato, sempre sulla Libia, quello tra lo stesso Putin e il...