Cultura
Jakob Guanzon, lo sguardo d’America che incontra la fame
L'intervista Parla l’autore di «Abbondanza», pubblicato da Marsilio. Un romanzo d’esordio tenero e struggente per narrare la vita degli ultimi nel Paese più ricco del mondo. «Ho capito che volevo scrivere il libro vedendo una donna senza casa contare i centesimi per comprare il pane a New York»
Eastgate Motel, Bellevue, Washington, 1992 – Getty Images
L'intervista Parla l’autore di «Abbondanza», pubblicato da Marsilio. Un romanzo d’esordio tenero e struggente per narrare la vita degli ultimi nel Paese più ricco del mondo. «Ho capito che volevo scrivere il libro vedendo una donna senza casa contare i centesimi per comprare il pane a New York»
Pubblicato circa un mese faEdizione del 26 ottobre 2024
Poco più di un giorno nella vita di Henry e di suo figlio Junior, un pugno di ore per immaginare un’esistenza diversa, riepilogare cosa è andato storto fino a quel momento e fare un piccolo, umile salto verso un possibile avvenire migliore. No, non un sogno, quello forse è davvero difficile poterselo permettere quando si vive in un pick up, i morsi della fame ti stringono lo stomaco a tenaglia, i ricordi somigliano ad un impasto sofferente di sensi di colpa, rimpianti e occasioni perdute. Quella che Jakob Guanzon racconta nel suo romanzo d’esordio, Abbondanza (traduzione di Gaja Cenciarelli, Marsilio,...