Visioni
Jasmine Hamdan, nove riscritture in totale libertà
Note sparse L'artista libanese ripropone nove nuove versioni di brani tratti dal suo lavoro del 2017, con l'aiuto di ospiti come Matias Aguayo e Olga Kouklaki
Jasmine Hamdan
Note sparse L'artista libanese ripropone nove nuove versioni di brani tratti dal suo lavoro del 2017, con l'aiuto di ospiti come Matias Aguayo e Olga Kouklaki
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 3 aprile 2019
Fra le più interessanti realtà sulla scena sonora del Vicino Oriente, Jasmine Hamdan ripropone nove brani da Al Jamilat, suo secondo lavoro, uscito nel 2017. Ciascun brano è stato affidato a un musicista amico, cui Jasmine ha chiesto di esprimersi in totale libertà interpretativa. Sono nate, così, non semplici reprise, ma riscritture come esempi di incroci culturali e sovrapposizioni di generi. Ne avrete prova ascoltando, ad esempio, il cileno Matias Aguayo in Al Jamilat, l’ateniese Olga Kouklaki in Balad, il messicano ed elettronico Cubenx in K2. Un disco imperdibile.