Visioni

«Jeanne Dielman», una donna nell’invisibile lessico domestico

«Jeanne Dielman», una donna nell’invisibile lessico domesticoDelphine Seyrig in «Jeanne Dielman, 23 quai du commerce, 1080 Bruxelles» (1975)

Cinema Il magnifico film di Chantal Akerman, oggi alla Cineteca di Bologna, nella versione restaurata. Delphine Seyrig, il femminismo, la nuova classifica di «Sight and Sound»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 26 gennaio 2023
Lo scorso dicembre la rivista inglese «Sight and Sound» ha annunciato il risultato del sondaggio che ogni dieci anni lancia tra critiche, critici, e ora programmer internazionali chiedendo una classifica dei «migliori film di tutti i tempi». L’impresa è in un certo senso impossibile – come decretare infatti nell’assoluto una «classifica» di opere d’arte, fuori cioè dalla soggettività di ciascuno? – ma nei suoi esiti è interessante per cogliere le tendenze delle diverse generazioni di sguardi. Al primo posto – superando classici quali Vertigo di Hitchcock o Citizen Kane di Welles – si è imposto Jeanne Dielman, 23, quai du...

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