«Dead troops talk», (part), 1992, lightbox, cm. 229 x 417: visione da un’imboscata a una pattuglia dell’Armata rossa in Afghanistan, vicino Moqor, inverno 1986
Alias Domenica
Jeff Wall, cine-pittura nelle scatole luminose
Alla Beyeler di Basilea La mostra del fotografo canadese, da lui stesso allestita: i celeberrimi «lightbox» e per controcanto, spesso nel buio, le successive gigantografie in b/n
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 17 marzo 2024
Simone SoldiniBASILEA
La grandiosa collezione della Fondazione Beyeler a Basilea ha in questi mesi messo in scena un dialogo illuminante tra fotografia e pittura. Al termine della completa retrospettiva dedicata (fino al 21 aprile) al fotografo canadese Jeff Wall, dove continue sono le sollecitazioni fornite dalla pittura, ci è anche data la possibilità di procedere in un percorso à rebours: da Richter, Warhol, Bacon fino alle sorgenti, Seurat e Degas, tutti artisti per i quali è stata invece fondamentale la fotografia nella loro pittura. Di sala in sala, attraversando la lunga appendice, le opere appaiono talmente persuasive che davanti ai fiori pop...