Cultura

John Freeman, le parole perdute della democrazia

John Freeman, le parole perdute della democraziaIkon images Foto Ap

L'intervista Parla il curatore dell’antologia letteraria «Freeman’s», in libreria per Black Coffee dal 15 marzo. Il critico, poeta e editor presenta oggi a Book Pride l’ultimo numero della rivista che porta il suo nome. «Se il reale rischia di essere soppiantato dal falso, possiamo scoprirci linguisticamente depressi. Per questo è necessario riconnettersi al senso e al piacere di ogni vocabolo». «Libri messi al bando in America? Si cerca di cancellare il passato oscuro del Paese attaccando le storie che racconta ai suoi figli»

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 9 marzo 2024
In un’epoca «che stuzzica il desiderio di trarre conclusioni», Freeman’s ha voluto rappresentare, al contrario, una sorta di «allegro bistrot per chi è avvezzo al dubbio, per chi ha fame di storie»: uno spazio «che potesse tenere un minimo a bada le nostre evanescenti certezze». A poco più di dieci dal primo numero del magazine antologico che ha creato e curato, e che porta il suo nome, John Freeman introduce così l’ultimo numero della rivista, dal titolo Conclusioni (in libreria dal 15 marzo per Black Coffee, pp. 222, euro 14) che il critico letterario, poeta ed ex direttore di Granta,...

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