Cultura
John Freeman, solo riconquistando il linguaggio si può cambiare l’America
TEMPI PRESENTI Intervista al critico letterario e ex direttore di «Granta» autore del «Dizionario della dissoluzione» (Black Coffee), «un alfabeto della speranza, un invito all’azione e una riflessione sulla giustizia». Da «citizen» a «usurp» passando per «rage» e «hope» un vocabolario per leggere la sfida del 3 novembre
La performance «Monastic Musical Sign-Language» di Violaine Lochu
TEMPI PRESENTI Intervista al critico letterario e ex direttore di «Granta» autore del «Dizionario della dissoluzione» (Black Coffee), «un alfabeto della speranza, un invito all’azione e una riflessione sulla giustizia». Da «citizen» a «usurp» passando per «rage» e «hope» un vocabolario per leggere la sfida del 3 novembre
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 1 novembre 2020
Critico letterario, poeta, ex direttore della rivista Granta, John Freeman è una figura di primo piano del panorama culturale statunitense. Autore di Come leggere uno scrittore (Codice, 2017), una raccolta di interviste ad alcuni dei protagonisti della letteratura contemporanea, ha curato due antologie letterarie sulle disparità sociali in America e dirige la rivista Freeman’s, pubblicata in Italia da Black Coffee. E proprio con l’editore fiorentino, che guarda con particolare attenzione alla poesia e alle nuove voci della narrativa americana, Freeman pubblica ora il Dizionario della Dissoluzione (pp. 190, euro 12, traduzione di Leonardo Taiuti, postfazione di Valeria Luiselli, «un alfabeto...