Cultura
Jordi Colomer, l’anima nomade delle nostre città
INTERVISTA Parla l’artista di Barcellona, in mostra a Modena con le sue «Strade». «L’architettura ci racconta sempre della vita e degli immaginari, delle persone e delle società».
Dal «Corteo modenese» - foto di Davide Sabatini
INTERVISTA Parla l’artista di Barcellona, in mostra a Modena con le sue «Strade». «L’architettura ci racconta sempre della vita e degli immaginari, delle persone e delle società».
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 aprile 2022
«Guardo all’architettura senza ’autori’, quella popolare o vernacolare, che sembra imporre la sua forma singolare come qualcosa di logico e inconfutabile». Jordi Colomer, nato a Barcellona nel 1962, artista, architetto e storico, è alla sua prima retrospettiva italiana con Strade, la mostra promossa dalla Fondazione Modena arti visive, a cura di Daniele De Luigi, in corso presso la Palazzina dei Giardini a Modena (fino all’8 maggio). Nell’itinerario, si susseguono opere realizzate negli ultimi venti anni, in un serrato dialogo con l’azione collettiva pensata per la città. Per formazione, lei ha uno sguardo da architetto, che è perfettamente intrecciato con la...