«Padri e figli», amore e nichilismo nella lotta fra generazioni
Una scena da «Padri e figli» – Serena Pea
Visioni

«Padri e figli», amore e nichilismo nella lotta fra generazioni

A teatro Allo Storchi la riduzione per la scena del romanzo di Ivan Turgenev, regia di Fausto Russo Alesi. Un grande affresco corale ambientato nella Russia di metà Ottocento

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 marzo 2022
Si comincia dallo sfondo: una Russia sconvolta dalla guerra di Crimea, da una crisi economica catastrofica, dallo scontro fra opposte ideologie, tenute a freno da una polizia onnipresente. Così dice il narratore, tenendo in mano il libro che poi cederà alla lettrice. Tutto molto vicino a quel che stiamo vivendo, sembra. Siamo in realtà poco dopo la metà dell’Ottocento, quando Ivan Turgenev pubblica Padri e figli. Ma non si sfugge. L’attualità bussa comunque alla porta, brutti tempi se il narratore deve spiegare al pubblico «perché andiamo in scena», di fronte all’esplodere di una insensata violenza. E meno male che in...

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