Alias Domenica
Karen Russell, incubo a occhi spalancati: una inspiegabile epidemia
Scrittrici statunitensi Contagiate ovunque da un fenomeno mai visto prima, milioni di persone non riescono più a dormire: da Sur, «I donatori di sonno», cupa allegoria «fantapsichiatrica»
Robert Dickerson, «Uomo addormentato sui gradini», 1952
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Pubblicato più di un anno faEdizione del 2 aprile 2023
Una visione stereotipata della fantascienza ne fa un genere di macchinari più o meno futuribili, dall’astronave alla macchina del tempo; o di creature visibilmente o invisibilmente anomale, se non mostruose, siano esse alieni, androidi o mutanti. Entità, che nel tempo hanno consentito di articolare narrazioni escapiste o ammonitrici, fin da quando ancora non si parlava di science-fiction (che in Italia divenne fantascienza grazie a Giorgio Monicelli), ma di scientific romance: l’epoca delle origini, quella di Herbert George Wells e Jules Verne. Fin dall’inizio, tuttavia, la fantascienza ha invaso l’immaginazione collettiva con entità meno visibili, meno iconiche, e non perciò meno...