Alias Domenica
Keith Haring, performance come complicità interrazziale
Editoria U.S.A.: Ricaro Montez, "Keith Haring’s Line Race and the Performance of Desire", Duke University Press Le complesse implicazioni estetiche e sociali nel rapporto dell’artista newyorkese con i corpi e la cultura neri
A sinistra: Tseng Kwong Chi, "Bill T. Jones Body Painting by Keith Haring", 1983; a destra, il dancer Jones oggi
Editoria U.S.A.: Ricaro Montez, "Keith Haring’s Line Race and the Performance of Desire", Duke University Press Le complesse implicazioni estetiche e sociali nel rapporto dell’artista newyorkese con i corpi e la cultura neri
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 3 gennaio 2021
Chi, trovandosi a Bologna nel febbraio 2018, si è dedicato a un giro in Pinacoteca, ha potuto trascorrere qualche tempo nelle stanze occupate dalla mostra Party of Life, focus sull’attivismo politico e culturale di Keith Haring attraverso una selezione (non sempre efficace) di poster, stampe, ephemera e videoproiezioni. Fra le opere chieste in prestito, catalizzava lo sguardo il racconto per immagini della performance allestita assieme al danzatore Bill. T. Jones: questi, a Londra nel 1983, si prestò a venir ricoperto dalle forme care al graffitista statunitense, tracciate sul suo corpo col ricorso alla vernice bianca. L’incontro fu ripreso da Arnie...