Internazionale
Kiev: «Prima le armi per respingere i russi. Poi i negoziati»
Crisi ucraina Il ministro degli Esteri Kuleba si scaglia contro l’appello di Macron a non umiliare Mosca. Putin: «Non c’è problema a esportare il grano»
Un bambino gioca a Irpin, alla periferia di Kiev – Natacha Pisarenko/Ap
Crisi ucraina Il ministro degli Esteri Kuleba si scaglia contro l’appello di Macron a non umiliare Mosca. Putin: «Non c’è problema a esportare il grano»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 giugno 2022
Non ha senso riprendere i negoziati finché l’Ucraina non avrà ricevuto le armi che le sono state promesse, e non avrà rafforzato le proprie posizioni sul campo: questo il succo delle dichiarazioni del capo negoziatore di Kiev, Mykhailo Podolyak, e di un membro della sua squadra, David Arakhamia, in merito alla possibilità di tornare al tavolo delle trattative con Mosca. «Finché non riceveremo tutte le armi, finché non rafforzeremo le nostre posizioni, finché non li obbligheremo a retrocedere il più possibile, non c’è motivo di riprendere i negoziati», ha risposto Podolyak a chi gli chiedeva dell’offerta del presidente francese Macron...