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Kobro e Strzeminski, costruttivismo un’utopia reale

Kobro e Strzeminski, costruttivismo un’utopia realeWladyslaw Strzeminski, "Rémanence lumineuse. Une femme à la fenêtre", ca.1948, Lodz, Muzeum Sztuki

A Parigi, Centre Pompidou, la mostra su Katarzyna Kobro e Władysław Strzeminski. Intervista a Jarosław Suchan, uno dei due curatori Vengono rimessi al centro due intransigenti visionari dell'avanguardia polacca anni venti-quaranta sconosciuti ai più. «Fondarono a Łodz uno dei primi musei di arte moderna, come progetto di emancipazione»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 30 dicembre 2018
Stefano ChiodiPARIGI-ROMA
L’arte può davvero cambiare il mondo? Per Katarzyna Kobro (1898-1951) e Władysław Strzeminski (1893-1952), figure essenziali dell’avanguardia artistica polacca tra le due guerre mondiali, la risposta era affermativa e tale fu l’obiettivo che inseguirono con intransigente visionarietà per tutto l’arco intensissimo e accidentato delle loro esistenze: fondere la più ardita sperimentazione formale con un orizzonte di radicale cambiamento sociale. Fondatori di uno dei primi musei d’arte moderna, il Muzeum Sztuki di Łódz, membri di influenti circoli dell’avanguardia europea, Kobro e Strzeminski articolarono lungo l’arco di tre decenni la loro visione in sculture, pitture, progetti grafici e architettonici, di cui la...

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