Commenti

Sicurezza e sorveglianza, l’accoglienza ai tempi del Covid-19

Sicurezza e sorveglianza, l’accoglienza ai tempi del Covid-19Un centro di accoglienza per richiedenti asilo – LaPresse

Lavoro «Perché voi potete muovervi e noi no?»: questa una delle tante domande che le/gli ospiti dei centri rivolgono a operatrici e operatori in questi giorni. Richiedenti asilo e rifugiati/e hanno colto la natura discriminatoria dell’applicazione delle disposizioni ministeriali e sono preoccupati per l’andare e venire di lavoratori e lavoratrici, potenziali vettori di contagio. Meno tutele e più controllo: è la funzione di sorveglianza, delegata a chi opera sul campo, a rendere «essenziale» il servizio nell’accoglienza

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 marzo 2020
La nuova mobilitazione di lavoratrici e lavoratori del mondo dell’accoglienza evidenzia le incongruenze delle misure emergenziali per far fronte all’epidemia in questo particolare settore. Mentre la necessità di limitare i contagi porta a nuove disposizioni a livello nazionale, il settore dell’accoglienza rientra in quelli considerati «essenziali», nonostante manchino indicazioni chiare sull’organizzazione del lavoro all’interno dei centri che ospitano richiedenti asilo e rifugiati/e. Centri che, per la loro stessa natura di luoghi di assembramento, possono esporre maggiormente al rischio tanto chi vi risiede che chi li attraversa. Poiché le «Leggi Sicurezza» hanno prodotto l’estensione del modello «campo» a discapito dell’accoglienza diffusa,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi