Internazionale
L’America nera marcia ancora: «Siamo noi il cambiamento»
Stati Uniti Il giorno dopo il discorso di accettazione della nomination repubblicana da parte di Trump, Washington si riempie di manifestanti che chiedono la riforma della polizia e la fine del razzismo di Stato. Sul palco le famiglie di George Floyd e Jacob Blake. Lo zio denuncia: Paralizzato ma ammanettato al letto
La marcia di Washington, a 57 anni dal discorso di Martin Luther King – Ap
Stati Uniti Il giorno dopo il discorso di accettazione della nomination repubblicana da parte di Trump, Washington si riempie di manifestanti che chiedono la riforma della polizia e la fine del razzismo di Stato. Sul palco le famiglie di George Floyd e Jacob Blake. Lo zio denuncia: Paralizzato ma ammanettato al letto
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 29 agosto 2020
Marina CatucciNEW YORK
La convention repubblicana è terminata con un lunghissimo discorso di Trump e la consapevolezza che il tycoon, se mai ci fossero stati dubbi, non ha intenzione di uscire pacificamente dalla Casa Bianca. «Qua ci siamo noi», ha detto indicando la residenza presidenziale alle sue spalle. Proprio il giorno seguente la fine della kermesse repubblicana si è tenuta a Washington DC un’altra delle manifestazioni tanto invise al presidente, organizzata a 57 anni da quella in cui Martin Luther King al National Mall chiese diritti civili e vere opportunità economiche, nel 1963. A organizzarla ora sono stati gli attivisti per i diritti...