Internazionale
L’ex Farc Pablo: «Giustizia o le multinazionali avanzeranno»
Colombia Intervista a un ex combattente:«Dobbiamo prendere una posizione più forte, la mattanza dei nostri compagni deve fermarsi. Il processo di pace è la nostra occasione per poterlo mettere in pratica, prima che le multinazionali si mangino il nostro paese»
Lungo il fiume nella zona di Bajo Atrato, nella regione del Chocò in Colombia – Francesca Caprini
Colombia Intervista a un ex combattente:«Dobbiamo prendere una posizione più forte, la mattanza dei nostri compagni deve fermarsi. Il processo di pace è la nostra occasione per poterlo mettere in pratica, prima che le multinazionali si mangino il nostro paese»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 13 marzo 2020
Francesca CapriniNUEVA VIDA (COLOMBIA)
Nell’anniversario della «Operaciòn Genesis», lo sfollamento forzato per mano di esercito e paramilitari nel ’97 per cui lo Stato colombiano – con una sentenza storica – è stato condannato nel 2013 dalla Corte Interamericana Ddhh, con associazioni delle vittime, organizzazioni internazionali, giornalisti, leader e lideressas comunitari e la Commissione di Justicia y Paz cerchiamo di raggiungere la Zona Umanitaria Nueva Vida. Occorre attraversare il braccio di mare del Golfo di Urabà, poi risalire il fiume Cacarica, nel bacino del Bajo Atrato, regione del Chocò. Le nostre cinque lance vengono bloccate dalle motovedette dell’esercito in mare aperto, non vogliono farci passare...