Internazionale
La carovana migrante è il banco di prova di Obrador
Messico La gestione della marcia dirà molto del presidente messicano che si insedierà tra sette giorni. «I migranti affrontano il governo messicano uscente che non si occupa delle loro sorti, le pressioni statunitensi e l’impossibilità del governo entrante di organizzare solidarietà», dice al manifesto lo scrittore Paco Ignacio Taibo II
Migranti honduregni in un centro di accoglienza a Tijuana, città messicana al confine con gli Usa – Afp
Messico La gestione della marcia dirà molto del presidente messicano che si insedierà tra sette giorni. «I migranti affrontano il governo messicano uscente che non si occupa delle loro sorti, le pressioni statunitensi e l’impossibilità del governo entrante di organizzare solidarietà», dice al manifesto lo scrittore Paco Ignacio Taibo II
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 24 novembre 2018
Andrea CegnaCITTA' DEL MESSICO
«I migranti hanno scelto tempistiche terribili – ci dice lo scrittore Paco Ignacio Taibo II – Stanno affrontando nello stesso tempo il governo messicano uscente, che non si occupa delle loro sorti fino in fondo ma solo parzialmente, le pressioni statunitensi e l’impossibilità del governo entrante di organizzare solidarietà e appoggio concreto. E poi stanno scatenando due sentimenti differenti: da una parte un’enorme solidarietà tra le persone che pensano che un salvadoregno è come un italiano che è come un messicano, ma che vive a 600 chilometri da Città del Messico; dall’altra la fobia razzista della classe media conservatrice e...