La carta perdente dell’Anp come cane  da guardia
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La carta perdente dell’Anp come cane da guardia

Palestina/Israele Non esiste strategia per il futuro, un’assenza surreale e dolorosa a 75 anni dall’espulsione forzata di quasi un milione di palestinesi dalle proprie terre e a 56 dall’occupazione militare di quel che restava della Palestina storica

Pubblicato circa un anno faEdizione del 7 novembre 2023
Sono trascorsi trent’anni dagli Accordi di Oslo e dalla fondazione dell’Autorità nazionale palestinese, esecutrice dell’omicidio politico dell’Olp ed elefantiaca amministrazione senza sovranità che avrebbe dovuto condurre alla nascita di uno stato di Palestina. Eppure, trent’anni dopo, la diplomazia occidentale non intende ancora intraprendere una strategia reale di soluzione della secolare questione palestinese. Non lo vuole soprattutto Israele che prosegue nella “gestione” del conflitto senza alcuno sbocco presente o futuro, in una corsa al massacro che pezzo dopo pezzo divora la legittimità di cui Tel Aviv poteva ancora godere in buona parte del consesso internazionale e delle opinioni pubbliche globali. Domenica...

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