Politica
La Cassazione: non è reato resistere al respingimento in Libia
Sentenza La suprema Corte stabilisce che non si verifica la resistenza a pubblico ufficiale quando i profughi agiscono per cercare di non tornare in un luogo non sicuro. Assolti i due giovani della Von Thalassa, che per Salvini erano «dirottatori» e per Toninelli «farabutti da punire»
Sentenza La suprema Corte stabilisce che non si verifica la resistenza a pubblico ufficiale quando i profughi agiscono per cercare di non tornare in un luogo non sicuro. Assolti i due giovani della Von Thalassa, che per Salvini erano «dirottatori» e per Toninelli «farabutti da punire»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 18 dicembre 2021
Non commette reato il migrante che oppone resistenza a un pubblico ufficiale quando «soccorso in alto mare e facendo valere il diritto al non respingimento verso un luogo non sicuro si opponga alla riconsegna allo stato libico». Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. La vicenda giudiziaria riguarda due naufraghi che nel luglio 2018, dopo essere stati soccorsi dal rimorchiatore Von Thalassa nel canale di Sicilia, erano riusciti a convincere il comandante e l’equipaggio a non ricondurli in Libia per essere riconsegnati alla cosiddetta guardia costiera libica, ma a navigare invece verso la Sicilia. A quel tempo al ministero dell’interno...