Italia

La congiunzione «stupri-migranti» è pericolosa oltre che inutile

2333 le violenze sessuali nei primi 6 mesi del 2017. Nel 61% dei casi gli aggressori sono italiani. Anche le vittime sono in prevalenza italiane, si tratta del 68%

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 2 settembre 2017
«Se parliamo di stupro, parliamo di stupro. Non farò neppure un passo indietro sulla mia e la nostra libertà. Non mi interessa sapere la nazionalità o la religione dello stupratore, dopo le molte battaglie di civiltà che le donne hanno intrapreso su questo punto non si deve arretrare neppure di un millimetro». Gabriella Moscatelli, presidente di Telefono Rosa, ha le idee molto chiare riguardo la possibilità che l’intersezione tra violenza sessuale e migranti, così posta e che in questi giorni viene rappresentata nella lettura degli ultimi episodi di stupro, possa generare confusioni pericolose sull’unico nodo che va affrontato, con serietà...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi