Internazionale
«La decisione può avere un effetto deterrente: fermare i crimini di guerra di Israele»
Capo d'accusa Intervista alla giurista Alessandra Annoni: «Giuridicamente non è cambiato nulla, le norme sono sempre le stesse. Di certo l’entità dei crimini è talmente eclatante che stava diventando scandaloso che la Cpi non agisse»
Netanyahu tra i soldati dispiegati a Gaza – Ap
Capo d'accusa Intervista alla giurista Alessandra Annoni: «Giuridicamente non è cambiato nulla, le norme sono sempre le stesse. Di certo l’entità dei crimini è talmente eclatante che stava diventando scandaloso che la Cpi non agisse»
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 21 maggio 2024
Alessandra Annoni, associata di diritto internazionale all’Università di Ferrara, i crimini citati dal procuratore Khan sono relativi all’attacco di Hamas del 7 ottobre e alla offensiva israeliana su Gaza. Si interviene a offensiva in corso. Un intervento parallelo a quello della Corte internazionale di giustizia? Sono azioni parallele perché si tratta di due corti distinte, la Cig dirime le controversie tra Stati, la Cpi giudica persone fisiche accusate di gravi crimini internazionali. In questo caso si stanno occupando dello stesso contesto, delle stesse condotte, ma viste in ottica diversa. Non sono citati crimini di guerra e contro l’umanità presenti nel...