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La deriva dei parti centristi, in nome dell’anticomunismo
Germania La pregiudiziale antifascista resta più solida che in altri paesi europei. Ma la crescita elettorale di Afd resta comunque un fatto, così come il sospetto che la “trappola” in Turingia non sia stata un semplice incidente, ma una deriva che i partiti centristi, nonostante ripetuti proclami, hanno lasciato sviluppare al loro interno
Manifestanti davanti alla Cancelleria di Stato della Turingia a Erfurt chiedono le dimissioni di Thomas Kemmerich
Germania La pregiudiziale antifascista resta più solida che in altri paesi europei. Ma la crescita elettorale di Afd resta comunque un fatto, così come il sospetto che la “trappola” in Turingia non sia stata un semplice incidente, ma una deriva che i partiti centristi, nonostante ripetuti proclami, hanno lasciato sviluppare al loro interno
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 7 febbraio 2020
L’eco di quanto accaduto nel piccolo Land tedesco orientale della Turingia è enorme. L’intero quadro politico della Germania è in fibrillazione. Tutta Europa ne parla. Con ragione, perché quanto accade sul margine più a destra della politica germanica ha un effetto non solo simbolico. L’elezione alla presidenza del parlamento regionale di Erfurt di Thomas Kemmerlich, esponente del redivivo partito liberale (tornato a superare per un soffio la soglia di sbarramento del 5 per cento) con i voti dei cristiano democratici e dei fascisti di Afd è stata la crepa che annunciava un terremoto. Dopo una notte di riflessione e l’incontro...