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La destra intercetta l’astensione. La sinistra no

Germania Il fascismo, quello storico e quello postmoderno, hanno questo in comune: la perversione-sostituzione dei movimenti sociali in direzione di una società appiattita (i nazisti disponevano di un termine specifico per designarla: gleichschalten) sotto lo scettro di un potere autoritario. Attenzione, dunque, a maledire superficialmente l’astensione

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 3 settembre 2019
Di sorprese, nelle elezioni regionali in Sassonia e Brandeburgo, non ce ne sono state. Purtroppo e per fortuna. Secondo una tendenza ormai consolidata la destra estrema avanza a grandi passi, ma non riesce a conquistare la maggioranza relativa né a rompere la conventio ad excludendum che ne delimita, pur con qualche crepa, il confine politico. Mentre il declino dei grandi partiti popolari del dopoguerra si aggrava ad ogni tornata elettorale, in forme quasi terminali per la Spd, la Linke crolla rovinosamente proprio nelle sue storiche roccaforti vedendo dissolversi il suo ruolo di partito popolare nei Laender della ex Rdt. Ma...

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