Carcere
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La disumanità che da fuori non si vede

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Dietro le sbarre In carcere ogni oggetto è uno strumento ed ogni strumento è un rifugio. Le cassette della frutta impilate diventano comodini, le scatolette del tonno coltelli, i cartoni delle banane scaffali […]

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 2 febbraio 2024
In carcere ogni oggetto è uno strumento ed ogni strumento è un rifugio. Le cassette della frutta impilate diventano comodini, le scatolette del tonno coltelli, i cartoni delle banane scaffali per l’armadietto, gli elastici delle mutande lacci per tenere insieme i pezzi di uno sgabello rotto. La creatività dei detenuti, di chi non può avere ciò di cui ha bisogno, lavora per trasformare oggetti inutili in oggetti utili. La sfida quotidiana contro tutte le oppressioni che siamo costretti ad abitare ha i suoi strumenti proprio in quegli oggetti attraverso i quali si incarna un’idea di normalità. In cella ogni oggetto...

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